IL PERCORSO PARTECIPATIVO

IL VALORE AGGIUNTO DELLA PARTECIPAZIONE PER LA DEFINIZIONE DEI CONTENUTI DEL PIANO URBANO DELLA MOBILITÀ SOSTENIBILE, PIANO DELLA MOBILITÀ CICLISTICA E DEL PIANO PER LE ELIMINAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE

La redazione di strumenti di pianificazione complessi della mobilità, come i PUMS, non può prescindere da un processo di partecipazione e coinvolgimento delle comunità locali e dei principali stakeholder che ne accompagni le fasi di esecuzione.

Con la consapevolezza del ruolo fondamentale che tali processi partecipativi giocano per la riuscita di un buon PUMS e dei piani di settore (PCMC e PEBA), per il PUMS della Città di Galatina si è adottato un approccio basato sulle Linee Guida nazionali, europee e regionali, seguendo i principi di integrazione, partecipazione, monitoraggio e valutazione.

Bisogna sviluppare una comunità partecipante con lo scopo di soddisfare la variegata domanda di mobilità delle persone e delle imprese, per migliorare la qualità della vita nelle città, al fine di costruire uno scenario di piano il più possibile condiviso e partecipato.

La prima fase di partecipazione sarà improntata all’ascolto degli stakeholder, istituzioni e cittadini. L’obiettivo di questa fase sarà quello di lavorare insieme al territorio per l’aggiornamento delle analisi territoriali (quadro conoscitivo) e aggiornare il set di obiettivi del PUMS e le relative priorità.

Il Metodo della Pianificazione Condivisa

Oggi più che mai i cittadini si mobilitano per incidere sui processi di sviluppo del proprio ambiente di vita, locale o sovra-territoriale.

Vi è un crescente bisogno da parte del singolo di individuare momenti di confronto con le Amministrazioni, per manifestare bisogni, comunicare disagi, suggerire opportunità.

Al contempo, il metodo del confronto e della partecipazione rappresenta un importante strumento di comprensione da parte delle Amministrazioni del contesto di riferimento, indispensabile per cogliere gli elementi chiave nella definizione di politiche orientate alla risoluzione dei problemi e ad avere ricadute positive sull’intera comunità.

Si può pertanto definire il PUMS come uno strumento grazie al quale sia possibile ripensare la mobilità dei cittadini a partire dal coinvolgimento degli stessi: solo la prospettiva partecipata può infatti garantire scelte di mobilità adeguate ai reali bisogni, che possono essere intercettati grazie al confronto e alla raccolta di informazioni provenienti direttamente da coloro che vivono il territorio quotidianamente.

Porre al centro le “persone” fa pertanto del P.U.M.S. uno strumento che, oltre a supportare le Amministrazioni nel definire politiche coerenti con i bisogni del territorio, favorisce la formazione e il potenziamento di una cittadinanza attiva, informata e responsabile.

La pianificazione condivisa è intesa quale massimo livello di coinvolgimento dei cittadini, delle formazioni sociali e degli attori economici nell’individuazione delle criticità dell’attuale sistema del traffico urbano e di possibili soluzioni alternative, da sottoporre a verifica di fattibilità tecnica, che tengano conto delle esigenze reali dei cittadini e dei city user.

Tutti gli attori coinvolti sono chiamati a cooperare per definire le linee guida capaci di incidere direttamente sul miglioramento del traffico urbano.

Tale metodo, nel caso specifico della pianificazione del sistema del traffico urbano, afferisce alla gamma degli strumenti volontari non essendo espressamente previsto dalla normativa vigente di riferimento.

Nell’ambito della prima fase propedeutica alla redazione del PUMS sono previsti una serie di incontri plenari e bilaterali, basati sul metodo dell’ascolto e del confronto, con i principali stakeholder locali, ciò al fine di consentire una proficua attività di cooperazione ed interlocuzione.

Tali incontri sono stati organizzati ritenendo che il percorso partecipato possa permettere ad ogni cittadino di essere protagonista delle scelte di trasformazione del territorio, sentirle proprie e consentire l’avvio di un processo di riappropriazione urbana, condizione prima per la riqualificazione e per l’innalzamento della qualità della vita.

Infatti, un approccio “dal basso” permette non solo di affrontare meglio problematiche e decisioni pubbliche rispetto a situazioni sempre più caratterizzate da complessità e incertezza, ma anche di capitalizzare competenze e saperi utili ad elevare il livello di qualità delle politiche e accrescere le condizioni di legalità, sicurezza e trasparenza.

Il Processo di Partecipazione

Il percorso di partecipazione dovrà orientare la definizione dello scenario del PUMS, coinvolgendo gli attori sui seguenti temi:

✓ discussione del quadro degli obiettivi identificati e loro precisazione, facendo emergere le posizioni degli stakeholder rilevanti;

✓ verifica del consenso sociale e messa a punto delle prospettive di intervento con riferimento ad alcuni dei temi di lavoro;

✓ restituzione delle proposte di Piano nell’ambito delle scelte più generali promosse dall’Amministrazione in tema di mobilità.

Il processo partecipativo si è posto alcuni obiettivi specifici che possono essere così riassunti:

  1. utilizzare la conoscenza specifica del territorio da parte degli attori presenti nella città, che costituisce una fonte essenziale per la formulazione di uno scenario realmente capace di cogliere le diverse dimensioni della situazione locale;

  2. mettere a frutto la “competenza progettuale” presente fra gli attori locali, una competenza cruciale per orientare efficacemente le misure e gli interventi del PUMS;

  3. informare la cittadinanza del processo di costruzione del PUMS e del progressivo stato di maturazione e definizione delle scelte di Piano;

  4. contribuire a fare della costruzione del Piano un’occasione di confronto con la comunità locale attorno alle scelte da assumere sul tema della mobilità, ciò anche in previsione di un trattamento anticipato dei possibili conflitti che politiche di questa natura spesso generano.

Dal punto di vista metodologico, la scelta di incontri di ascolto plenari e bilaterali, quale momento di coinvolgimento e discussione, è stata motivata dal fatto che tale strumento:

✓ facilita l’emergere delle posizioni degli attori;

✓ permette la verifica dei loro sistemi di preferenze;

✓ favorisce la costruzione di posizioni comuni.

Tutto questo rappresenta un importante momento di condivisione e discussione collettiva, che consente di ottenere ed approfondire informazioni, motivazioni e posizionamento degli attori che difficilmente potrebbero emergere in un colloquio individuale o in un’intervista con questionario.